Le mutande restano sul pavimento

Ci si incontra in un posto qualsiasi e ci si riconosce.
Uno sguardo diretto e prolungato.
Le bocche si uniscono. Le lingue si intrecciano.
Ti sento.
Mi palpi. Mi valuti.
A casa non perdiamo tempo.
Le mutande restano sul pavimento.
Sul letto i nostri corpi si sfregano.
Dura a lungo. Lo vogliamo.
Poi esplode l’orgasmo. I fluidi si mescolano.
Alla fine parliamo.
Siamo mondi simili e differenti.
Dirci addio? Rivederci?

Ci rivediamo: lo meritiamo.
La smania cresce e il desiderio tende i corpi.
Le mutande restano sul pavimento.
I nostri corpi si sfregano sul letto.
Rimandiamo l’orgasmo che, alla fine, esplode.
Ci assaggiamo e parliamo.
Siamo due mondi che viaggiano su strade parallele.
Ma esistono incroci e semafori.
Puoi prendere la prima svolta a sinistra e raggiungermi. Io ti aspetto fermo al semaforo anche se ĆØ verde.
Poi sarĆ² io che prenderĆ² la prima uscita a destra e ti raggiungerĆ².
Scegliamo che vale la pena approfittare dei punti di contatto e firmiamo l’accordo con un giro di lingua.

Ci rivediamo.
Usciamo a cena. Corriamo a casa.

Le mutande restano sul pavimento...

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Tatiana Pavlova