Minimo in tre

Punto di partenza per un nuovo modo di vivere l’Amore dovrebbe essere la consapevolezza che, per molti (tra cui mi pongo per primo), una relazione amorosa che funzioni dovrebbe essere composta da un minimo di tre persone
A mio avviso, infatti, in una coppia si finisce troppo spesso per realizzare rapporti tra individui sbilanciati e possessivi, nei quali uno dei componenti chiede all’altro l'impossibile, ovvero di poter assolvere a tutte le aspettative e necessità sentimentali e sessuali.

Credo che si debba superare la barriera castrante del concetto di coppia che ci siamo imposti irrazionalmente. 
Qual è la vera ragione per cui si chiede a un individuo di amarne soltanto un altro per volta? 
Possibile che limitiamo l'Amore a un fatto che riguarda solo due individui per volta? 
Possibile che siamo davvero convinti di poter limitare e dominare, non solo i nostri sentimenti, ma anche la nostra sessualità?

Forse la coppia non è la soluzione migliore, ma solo quella più comoda
E non credo neppure che le comuni di derivazione sessantottesca siano la soluzione migliore: perché, infatti, mettere tutto in comune (spazio, oggetti e corpi), annullando la proprietà personale? 
No. 
A mio avviso, è del tutto lecito il possesso degli oggetti e dello spazio, come è del tutto lecito il rivendicare l’unicità e il pieno possesso del proprio corpo. 
Altra cosa, invece, è il possesso delle persone, il rivendicare una proprietà su un corpo non nostro.

E allora come procedere? 
Credo che bisognerebbe andare, appunto, verso relazioni in cui gli spazi e gli oggetti possano essere posseduti, ma non le persone: gli individui dovrebbero essere liberi di amare ed essere amati contemporaneamente da più di un individuo, senza temere ritorsioni o riprovazioni. 
Tale libertà contempla, ovviamente, anche il potervi rinunciare, ma non l’imporre all’altro di rinunciarvi.
Si può, in altre parole, decidere di amare una sola persona, ma non si dovrebbe mai chiedere all’altra persona di amare solo noi.
La fedeltà lasciamola ai carabinieri anche perché i sentimenti non diminuiscono se coinvolgono più persone e i corpi non si consumano se si uniscono tra loro.
Ricordo, inoltre, che per la certezza della paternità esiste l’analisi del DNA.

Sull'argomento ho anche scritto Sogni/ideali di monogamia

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Tatiana Pavlova